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Chanel dice addio alle pelli esotiche

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Borsette di coccodrillo, stivali pitonati, cinture di lucertola? Rien ne va plus: Chanel mette al bando le pelli esotiche dalle prossime collezioni. La notizia è stata data da Bruno Pavlovsky, presidente moda di Chanel, durante un’intervista alla vigilia della sfilata per la collezione pre-fall Métiers d’Art andata in scena al The Metropolitan Museum of Arts di New York. “Il futuro dei prodotti di alta gamma verrà dal know-how di ciò che il nostro atelier è in grado di fare”, ha specificato Pavlovsky. Il motivo di questa scelta è spiegato anche in una nota ufficiale: “Controlliamo costantemente la nostra supply chain per assicurarci che incontri le nostre aspettative in termini di integrità e tracciabilità. In questo contesto la nostra esperienza è che sta diventando sempre più difficile procurarsi pelli esotiche che rispondano ai nostri standard etici“.

Non è tutto, perché nei prossimi anni scompariranno anche le pellicce, a dire il vero mai eccessivamente presenti nelle collezioni firmate Chanel. Una scelta che arriva sull’onda degli annunci di tanti altri brand diventati fur free negli ultimi anni, forse anche captando una nuova sensibilità da parte del pubblico, ma di cui Karl Lagerfeld ci tiene a rivendicare l’autonomia: “L’abbiamo fatto perché è nell’aria. Ma non è un’aria che la gente ci ha imposto. È una libera scelta”.

A questo si accompagna un altro annuncio decisamente interessante: è intenzione della maison Chanel investire maggiormente nella ricerca e sviluppo di tessuti e pelli generati a partire dall’industria agroalimentare, ovvero in una direzione ecosostenibile oltre che animal-friendly. Direzione segnata anche per i packaging dei prodotti beauty, che in futuro saranno venduti in confezioni di Sulapac, un innovativo materiale biodegradabile.

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