I libri per capire il fast fashion e la moda sostenibile
Pensare prima di agire, leggere prima di pensare. Quando si parla di un tema complesso e ricco di sfaccettature come la (in)sostenibilità della moda, mi sembra un ottimo consiglio. Tante informazioni si trovano facilmente online, ma documentarsi adeguatamente è una tappa fondamentale nel percorso verso un guardaroba che rispecchi i propri ideali e per dare concretezza al proprio punto di vista. Queste sono le letture che consiglio a chiunque sia interessato ai temi del fast fashion e della moda sostenibile.
I vestiti che ami durano a lungo
di Orsola de Castro, ed. Corbaccio
La co-fondatrice del movimento Fashion Revolution, Orsola de Castro, parte dalla relazione che ognuno di noi costruisce con i vestiti che compongono il proprio guardaroba per raccontare il tema della (in)sostenibilità della moda attuale. Il focus è su come curare, riparare e reinventare i propri abiti per prolungarne il ciclo di vita, e sulla conoscenza dei tessuti per fare scelte più consapevoli. Personalmente, colgo tra le righe un tono accusatorio nei confronti del lettore/consumatore che non ho amato particolarmente.
La rivoluzione comincia dal tuo armadio
di Luisa Ciuni e Marina Spadafora, ed. Solferino
Luisa Ciuni, giornalista e critica di moda, e Marina Spadafora, stilista e coordinatrice italiana di Fashion Revolution, firmano a quattro mani questa agile guida per approcciarsi ai temi fondamentali della moda sostenibile. Tra cenni storici, passato e presente, si parla di impatto ambientale, sfruttamento della manodopera e degli animali, fast fashion e nuove consapevolezze, dando tanti spunti di riflessione e lasciando soprattutto la voglia di andare più a fondo – anche grazie ai siti web e ai titoli elencati nella bibliografia. Sicuramente un ottimo punto di partenza per iniziare a cambiare il proprio modo di fare shopping verso una direzione più consapevole.
Siete pazzi a indossarlo! Perché la moda a basso costo avvelena noi e il pianeta
di Elizabeth Cline, ed. Piemme
Partendo dal suo passato di compratrice compulsiva di fast fashion, la giornalista Elizabeth L. Cline ha realizzato nel 2012 questa indagine mondiale sull’industria dell’abbigliamento a basso costo e sulle conseguenze della sua enorme diffusione. Quando è iniziata la corsa al ribasso sui prezzi dei nostri abiti? Quali sono le reali condizioni di lavoro di chi produce le t-shirt che arrivano sui nostri scaffali a € 9,90? E le conseguenze sull’ambiente? Tutte queste domande trovano risposta, attraverso le voci dei tanti operatori del settore che Cline ha incontrato per scrivere il libro.
A settembre 2019 è uscito il suo secondo libro, The Conscious Closet, non ancora edito in Italia.
Vestiti che fanno male. A chi li indossa, a chi li produce
di Rita Dalla Rosa, ed. Terre di Mezzo Editore
Questo libro-inchiesta approfondisce il tema delle sostanze chimiche dannose usate nell’industria tessile e i loro effetti sulla pelle di chi indossa i vestiti e di chi li produce: dermatiti e irritazioni per noi, problemi di salute per chi lavora senza le giuste condizioni di sicurezza, a cui si aggiunge il devastante impatto sull’ambiente in termini di inquinamento del suolo e dei corsi d’acqua. I capitoli finali sono poi dedicati a informazioni pratiche per imparare a leggere le etichette dei vestiti e avere un guardaroba più sano.
→ RiverBlue, il documentario sull’impatto ambientale del denim